
TRAVERSARA. Da una parte c’è una torre che ha attraversato i secoli, non indenne eppure ancora testimone di secoli di storia del territorio fra Ravenna e Bagnacavallo; dall’altra, un artista che sa instillare il calore dello swing nella canzone pop.
Domenica 11 maggio alle 16, Romagna in fiore – la rassegna ecosostenibile e diffusa di Ravenna Festival – continua alla Torre di Traversara con Raphael Gualazzi, cantautore e pianista di rara versatilità che incarna un’idea musicale leggera e sofisticata, nella quale il jazz non è una nicchia ma una porta aperta su incontri e contaminazioni, per flirtare con il ragtime quanto con l’hip hop. In quintetto con Gigi Faggi, Mecco Guidi, Anders Ulrich e Gianluca Nanni, il musicista urbinate si esibisce presso una delle località più duramente colpite dall’esondazione del Lamone a settembre dell’anno scorso, quando le immagini provenienti dalla frazione di Bagnacavallo sono diventate il drammatico manifesto della fragilità dei territori di fronte al cambiamento climatico. Ravenna Festival ringrazia Edilpiù e Deco Industrie, che hanno “adottato” l’appuntamento in questo territorio.
Gli stand gastronomici sono organizzati da A la mi manira di Traversara e il luogo di spettacolo è raggiungibile con un percorso a piedi di 2 km dalla zona artigianale di Bagnacavallo. Informazioni su percorsi, guide e parcheggi sul sito trailromagna.eu
Chi lo ricorda alla sua prima apparizione a Sanremo nel 2011 sa che sin da allora Raphael Gualazzi è stato una bellissima eccezione nel panorama pop italiano. Con quella sua aria spontanea ma un po’ retrò, una maturità d’altri tempi e una tecnica da consumato maestro, quell’anno Gualazzi ha vinto Sanremo Giovani per poi volare all’Eurovision, dove è arrivato secondo in gara. Da allora ha dimostrato un’anima jazz che si muove con eguale disinvoltura fra blues, soul e pop, cantando con naturalezza sia in italiano che inglese e frequentando palchi come quello dell’UNESCO di Parigi, il Saint Germain Jazz e il Dìa della musica di Madrid, portando la sua musica in tutt’Italia…e fino in Giappone, Canada, Sudafrica e Argentina. Compositore anche per il cinema e gli spot televisivi, due anni fa Gualazzi ha firmato Il giro, la canzone che accompagnava la pubblicità Rai del Giro d’Italia. Il suo più recente album, Dreams (CAM Sugar) combina musica classica e funk africano, Drum&Bass, new soul e jazz, in un mix di composizioni arricchite da sintetizzatori analogici, tastiere vintage, percussioni tribali e voci soul che ricordano i classici R&B.
Situata tra Ravenna e Bagnacavallo, la Torre di Traversara ha origini incerte ma affonda le radici in un passato ricco di storia…e conflitti. Secondo alcune fonti, la famiglia dei Traversari avrebbe dato il nome a un castello edificato nel 495; altre ipotesi lo fanno risalire al XII secolo durante le guerre tra Ravenna e Faenza. Teatro di battaglie tra Guelfi e Ghibellini, nel 1303 il castello fu raso al suolo e un mattone con la data “1371” suggerisce una ricostruzione in stile medievale. Nel Novecento divenne dimora del pittore Giuseppe Rambelli, allievo di Fattori. Durante la Seconda Guerra Mondiale, subì gravi danni; i lavori di restauro, conclusi nel 1999, hanno mantenuto tracce delle ferite belliche a testimonianza della sua travagliata storia. Oggi, la Torre di Traversara è un monumento che racconta secoli di battaglie, trasformazioni e resistenze.