
RAVENNA. Ha un secolo ma non lo dimostra. Nel 2025 Luciano Berio avrebbe compiuto cento anni, ma la sua musica colta e comunicativa, impegnata e senza barriere sembra il frutto di una mente sorgiva e curiosa, nostra contemporanea.
Martedì 3 giugno alle ore 21, negli spazi densi di storia, arte e spiritualità del Refettorio del Museo Nazionale, Ravenna Festival omaggia uno dei più grandi compositori del Novecento con due dei suoi pezzi più rappresentativi in campo strumentale: la Sequenza XIVb per contrabbasso e la Sequenza XIII (Chanson) per fisarmonica, eseguite rispettivamente da Pietro Elia Barcellona e Carlo Sampaolesi. Nella seconda parte del concerto i due virtuosi, che costituiscono il duo ARIA, daranno vita al brano “In bianco e nero” per fisarmonica, contrabbasso ed elettronica di Francesca Verunelli (1979), Leone d’argento alla Biennale di Venezia del 2010 e Premio Abbiati della Critica nel 2022.
Il nome apparentemente burocratico di “Sequenza” non dice molto sulla natura di alcuni dei pezzi solistici più rivoluzionari della musica del XX secolo. Luciano Berio vi si dedicò dal 1958 al 2002 come un opus continuum. La storia ebbe inizio con un pezzo per flauto intitolato appunto “Sequenza”. Da qui Berio intuì che lo studio analitico su un singolo strumento l’avrebbe portato a concepire dettagli inimmaginabili. Nacquero così altre Sequenze dedicate all’arpa, alla voce femminile, al pianoforte, al trombone, alla viola, all’oboe, tutti passati al microscopio e trattati con un virtuosismo mai fine a se stesso. Tra gli ultimi approdi ci furono la Sequenza XIII per fisarmonica, nota col titolo di “Chanson” (1995-96) e la Sequenza XIV per violoncello (2002) poi modellata per il contrabbasso e numerata XIVb su indicazione del compositore e contrabbassista Stefano Scodanibbio. Le sonorità penetranti e abrasive di fisarmonica e contrabbasso si riuniscono poi nel brano “In bianco e nero” di Francesca Verunelli, concepito come un incontro-scontro con la componente elettronica, di cui Berio fu uno dei pionieri in Italia. Una delle idee di questo lavoro è l’esplorazione dell’opposto tra il gesto del musicista e la sua assenza, una separazione anche visiva, con il passaggio tra luce e buio, tra il chiaro e l’oscuro.
Il duo ARIA, composto dal fisarmonicista Carlo Sampaolesi e dal contrabbassista Pietro Elia Barcellona, nasce da un comune interesse per l’esplorazione del repertorio contemporaneo e per la creazione di nuove opere. Il loro particolare assortimento consente combinazioni sonore estremamente contrastanti e integrabili allo stesso tempo. Il duo ha collaborato con molti compositori contemporanei contribuendo allo sviluppo di un repertorio specifico per questa formazione e alla trascrizione di opere per altri strumenti. Oltre all’interpretazione di compositori contemporanei, si dedicano anche all’esplorazione del repertorio di musiche antiche e non-eurocentriche, adottandole in chiave contemporanea.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org