
RAVENNA. C’è un “sopra” e un “sotto” alla Domus dei Tappeti di Pietra, nel rapporto tra la settecentesca Chiesa di Sant’Eufemia in superficie e la domus tardoantica che si raggiunge scendendo sottoterra.
Un’immersione ed emersione che riflettono lo scendere-salire di tante tradizioni mitiche, religiose e letterarie – un viaggio, insomma, che la nuova rassegna Buio d’inferno e la dolce sinfonia di paradiso propone come percorso di musica e parole dal 3 giugno al 4 luglio, lungo dodici appuntamenti, sempre alle 17.
Parte del programma di Ravenna Festival, questa rassegna a cura de La Corelli e RavennAntica vede Camilla Berardi come guida e narratrice su testi di Omero, Ovidio, Virgilio, Dante, ma anche Goethe, Buzzati, Campana, Calvino e Cristina Campo scelti da Francesca Masi, direttrice di RavennAntica (“buio d’inferno” e “dolce sinfonia di paradiso” appartengono rispettivamente a Purg. XVI, 1 e Par. XXI, 57). La selezione musicale è a cura di Jacopo Rivani e gli interventi musicali su pagine di Liszt sono quelli dell’Orchestra La Corelli. Il primo appuntamento è martedì 3 giugno con Malédiction per pianoforte e archi del compositore ungherese, con Massimiliano Turchi solista in questo lavoro giovanile – fu scritta attorno al 1830 – dal pianismo ricco di effetti, tra momenti lirici e vivacità drammatiche.
L’introduzione poetica a tutti gli appuntamenti è sui versi di Patrizia Cavalli, con Eden e Continuazione dell’Eden dalla sua raccolta Vita meravigliosa. La prima parte del percorso privilegia l’associazione con l’oscuro e il sotterraneo ma anche con il tema dei più celebri “viaggiatori ultramondani” della letteratura, tra terzine dantesche, testi da Viaggio agli inferni di Dino Buzzati, brani dall’Odissea e dal Faust. Nel secondo appuntamento (5 giugno) al pianoforte siede Carlo Botti per Nuages gris e La lugubre gondola, mentre le Rapsodie ungheresi nn. 16, 17, 18 e 19 saranno eseguite da Massimiliano Turchi il 7 giugno. Turchi e Botti continueranno ad alternarsi al pianoforte, insieme a Denis Zardi, per gli eventi successivi. La settimana seguente si apre il 9 giugno con Les morts e Unstern! Sinistre, disastro, seguita dall’incontro “dantesco” dell’11 giugno con Après une lecture de Dante e quello faustiano del 13 giugno con il Mephistowalzer.
L’ascesa al Paradiso è accompagnata da donne dantesche come Piccarda o Cunizza, ma anche da sortite fra gli amori mitici narrati da Ovidio, attraverso Le città invisibili di Calvino e il Diario bizantino di Cristina Campo. Dal punto di vista musicale, il 24 giugno è la volta de La romanesca e la Rapsodia ungherese n. 5, mentre il tono dei programmi comincia a tingersi di spiritualità con St. Francois de Paule marchant sur les flots proposto il 26 giugno, storia di un miracolo compiuto dal santo che Liszt considerava proprio patrono. Il 28 giugno due brani dalle Harmonies poétiques et religieuses. Dagli Années de pèlerinage è tratto il notturno Les cloches de Genève che il 30 giugno è accostato a Consolation n. 3. Gli ultimi due appuntamenti a luglio sono con la Ballade n. 2 (2 luglio) e con l’Angelus! per soli archi, anche questo tratto dagli Anni di pellegrinaggio ed affidato all’Orchestra La Corelli diretta da Jacopo Rivani (4 luglio) – l’approdo celestiale dell’ascesa dal buio d’inferno alla dolce sinfonia di paradiso.
Info e prevendite: Biglietteria Teatro Alighieri 0544 249244 – www.ravennafestival.org