Mario Tozzi ed Enzo Favata “raccontano” il Mediterraneo

Mario Tozzi ed Enzo Favata

CERVIA. Con il nuovo appuntamento del Trebbo in musica di Ravenna Festival a Cervia-Milano Marittima si…naviga tra tradizioni e leggende del mare magnum.

Mercoledì 18 giugno, alle 21.30 all’Arena dello Stadio dei Pini, Mediterraneo, le radici di un mito ci racconta il mare che unisce (e non separa) coste e culture attraverso un doppio e sorprendente punto di vista.

È lo sguardo del geologo quello di Mario Tozzi, primo ricercatore presso il CNR ma anche celebre volto televisivo, mentre Enzo Favata, eclettico sassofonista di origini sarde, accarezza la narrazione con sassofoni, clarinetti e strumenti etnici che, anche grazie all’elettronica, disegnano paesaggi arcaici, custodi di segreti millenari. Così uno scienziato della terra e un musicista che della musica della sua terra ha fatto un’inconfondibile cifra stilistica condividono la scena mettendo in dialogo ricerca scientifica e miti antichissimi e affascinanti come quello di Atlantide. L’appuntamento è reso possibile dal sostegno di Assicoop Romagna Futura; la rassegna Il Trebbo in musica è organizzata in collaborazione con il Comune di Cervia e il contributo della Cooperativa Bagnini.

“Il mito è la forma più duratura e persistente di trasmissione della memoria, anche in questi tempi di memorie tecnologiche e digitali – nota Mario Tozzi – Abbiamo miti che vengono raccontati da diecimila anni e tramandati soltanto oralmente e resistono al tempo, molto più di quanto potranno durare magari certi supporti fisici come i cd e i dvd. Per tutti noi ‘sapiens’, è tipico affidarci a un racconto orale: la capacità di raccontare è quanto distingue davvero gli uomini da tutti gli altri viventi. (…) Quasi certamente molti miti hanno una radice fisica. Noi crediamo che siano stati creati partendo da elementi reali che gli antichi non potevano spiegare in altra maniera se non costruendo dei racconti”. Ne consegue che anche il mito può essere esplorato con gli strumenti della scienza e della conoscenza, ricostruendone possibili origini che nulla tolgono al mistero e al fascino che certi racconti ancora esercitano su di noi.

Dopo tutto il Mediterraneo, culla di civiltà dai Fenici ai Greci ai Romani, è una vera e propria enciclopedia di miti, un sovrapporsi di storie di dei ed eroi, marinai e sovrani, colossali catastrofi e imprese memorabili. Fra le storie che più hanno suscitato curiosità e alimentato sogni di favolose riscoperte c’è quella di Atlantide, l’isola “dalle vene d’Argento” emblema di una società saggia e avanzata che – secondo quanto ci ha tramandato Platone nei suoi dialoghi – sprofondò nel mare per intervento di Poseidone. Il tema del diluvio universale ricorre invece in quasi tutte le tradizionali orali antiche, dalla Scandinavia all’America Latina, dalla Bibbia all’Epopea di Gilgamesh. Ed è la geologia a confermare che, circa 7500 anni fa l’area del Mar Nero fu colpita da un’inondazione di proporzioni, per l’appunto, mitiche.

Il Trebbo in musica continua martedì 24 giugno con Dardust, artista che porta i propri miti nel nome (Ziggy Stardust di David Bowie e i Dust Brothers, ora Chemical Brothers) per unire le sonorità del neoclassicismo alla musica elettronica. Produttore richiestissimo che ha firmato successi per tutti – da Elodie a Elisa, da Mahmood ad Alessandra Amoroso, dai Thegiornalisti fino a Angelina Mango – Dardust può permettersi di dedicare il lato più visionario del suo estro a Urban Impressionism, una sinfonia matura e imponente, in cui gli archi e il pianoforte accolgono le frizioni dell’elettronica.

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org 

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