Il Trio Orelon al Ravenna Festival

RAVENNA. Suonano in trio ma si ispirano alla potenza dell’orchestra sinfonica. Il Trio Orelon (che in Esperanto significa “orecchio”) si è imposto nel panorama classico per la densità sonora coniugata all’intensità cameristica.

Un connubio che a Ravenna Festival si materializzerà nel concerto di domenica 29 giugno alle 21.30 negli Antichi Chiostri Francescani di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Il Trio Orelon – formato da Judith Stapf al violino, Arnau Rovira i Bascompte al violoncello e Marco Sanna al pianoforte – si confronta con due capolavori a cavallo tra classicismo e primo romanticismo (il Trio per pianoforte in la maggiore Hob. XV:18 di Haydn e il Trio n. 7 “L’Arciduca” di Beethoven), che incorniciano il Trio in re minore op. 32 di Anton Arensky, un vero manifesto del tardo romanticismo russo nel periodo di passaggio tra Čajkovskij e Rachmaninov.

La nascita del Trio con pianoforte si lega all’emancipazione del violoncello rispetto al suo ruolo di semplice “basso continuo”. Tra la fine del Settecento, e per quasi tutto l’Ottocento, pianoforte, violino e violoncello hanno rappresentato la formazione ideale per ricreare un’orchestra in miniatura, come hanno dimostrato i padri della Sinfonia moderna: Haydn scrisse ben 32 trii con pianoforte, Beethoven arrivò a 12. Se nel suo Trio n. 18 del 1794 Haydn padroneggia questa forma con mirabile equilibrio, diciassette anni dopo Beethoven conferisce al suo Trio più famoso, dedicato al suo allievo e mecenate, l’Arciduca Rodolfo, quella monumentalità in cui convergono inventiva, espressività e varietà timbrica, un capolavoro a tutto tondo non a caso scritto all’apice dello slancio sinfonico. Ed è forse la composizione più “sinfonica” mai realizzata per questa formazione il Trio op. 32 del russo Anton Arensky (1861-1906), anello di congiunzione tra la giovane scuola russa e gli slanci tardo romantici di Rachmaninov, di cui Arensky fu maestro. 

Dalla sua fondazione nel 2019 a Colonia il Trio Orelon si è affermato come uno degli ensemble di musica da camera più interessanti del panorama contemporaneo. Il Trio si è imposto nei più importanti concorsi internazionali, ottenendo il Primo premio e il Premio del Pubblico al Concorso ARD di Monaco di Baviera, il Primo premio e il Premio Speciale all’International Chamber Music Competition di Melbourne, il Primo premio e il Premio Speciale al concorso “Schubert und die Musik der Moderne” di Graz. I successi di pubblico e critica hanno portato il Trio Orelon al Concertgebouw di Amsterdam, al Musikverein di Vienna, alla Alte Oper di Francoforte, alla Pierre-Boulez-Saal di Berlino e al Prinzregententheater di Monaco di Baviera. Con “Le figlie di Beethoven”, il Trio ha lanciato un progetto pionieristico che mette al centro la musica di compositrici dimenticate. Attraverso concerti guidati e commentati, queste opere vengono messe in relazione con Beethoven, offrendo così una nuova prospettiva sull’arte compositiva femminile. Dopo il successo dell’album di debutto, dedicato alla compositrice americana Amy Beach, il secondo album del Trio è dedicato alle compositrici Dora Pejačević e Amanda Maier.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

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