Le “favole nere” di Carlo Lucarelli a Cervia

CERVIA. Cosa succede se il signore del noir italiano legge…le favole? La risposta è il nuovo appuntamento del Trebbo in musica di Ravenna Festival a Cervia-Milano Marittima.

Mercoledì 2 luglio, alle 21.30 all’Arena dello Stadio dei Pini, debutta un nuovo spettacolo di e con Carlo Lucarelli, che prende spunto dagli aspetti più tenebrosi delle favole – malefiche streghe che fanno prigionieri bambini, lupi che divorano amabili nonnine e fiammiferaie che muoiono di stenti… – per invitarci a esplorare l’animo umano e le nostre paure più profonde, quelle da conoscere e sconfiggere per vivere per sempre felici e contenti. L’appassionante indagine di Io odio le favole. Storie che fanno paura ai bambini è anche un viaggio in musica, con Mattia Dallara al live electronics e Federico Squassabia al pianoforte, autori delle composizioni con Marco Rosetti, che cura anche gli arrangiamenti. L’appuntamento è reso possibile dal sostegno di Pubblisole; la rassegna Il Trebbo in musica è organizzata in collaborazione con il Comune di Cervia e il contributo della Cooperativa Bagnini.

Cosa si nasconde dietro le favole? “Tante cose, e soprattutto tante contraddizioni – sottolinea Carlo Lucarelli, che all’argomento ha dedicato una serie di podcast – Una è appunto quella di considerarle qualcosa di rassicurante da raccontare ai bambini per farli addormentare. E invece sono narrazioni cupe e inquietanti, al limite dell’horror (se non oltre), che sviluppano attraverso colpi di scena sorprendenti e una suspense da thriller. Come si fa a dormire? (…) Un’altra, è credere che le favole siano, appunto, favole, cioè cose non vere, mentre invece prendono spesso spunto da eventi realmente accaduti, come la scomparsa dei bambini di Hamelin, o la caccia a streghe e lupi mannari dietro Cappuccetto rosso o, ancora, figure esistite, come Gonsalvo che ispira il principe de La bella e la bestia”.

“Dall’indagine di Carlo emergono diverse sfumature di paura – spiega invece Federico Squassabia – tradurle in musica per noi è una sfida, non si tratta solo di dipingere una scena horror ma di esplorare inquietudini e paradossi, e anche giocare con l’ironia, perché il ritmo delle favole è trascinante (penso alla parata degli elefanti rosa in Dumbo), ma spesso anche spiazzante. In ogni caso, nelle favole si incontrano mondi meravigliosi e universi terribili: il nostro sarà una sorta di viaggio surreale e gli imprevisti saranno la regola”. Pianista, compositore e tanto altro, Squassabia si muove con disinvoltura nel mondo dell’elettronica, con collaborazioni in ambiti che vanno dal jazz all’afro, dal funk all’hip hop, ma è soprattutto un artista che sa come catturare il pubblico con l’efficacia espressiva e l’elegante incisività delle sue musiche. In questo caso, il suo lavoro incontra quello di altri due musicisti – Mattia Dallara, col quale collabora già da anni in diversi progetti, e per la prima volta anche Marco Rosetti, compositore e orchestratore anche per cinema e televisione.

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